martedì 19 dicembre 2006

Rapporto immigrati e lavoro.

From Livorno, ci arriva la scaletta del gruppo di Michelangelo Sarti sul rapporto fra lavoro ed immigrati:

Lavoro e immigrati


Scaletta


Introduzione al tema lavoro e immigrati fonte IRES, Caritas e Migrantes
breve cenno sull’azienda(dove si trova, di cosa si occupa) in cui lavora l’immigrato intervistato
intervista all’immigrato
intervista al suo datore di lavoro
musica di sottofondo



domande all’immigrato

nome, età
il tuo lavoro
che tipo di contratto
hai svolto altri lavori prima di questo?se sì, che tipo di contratto?
la tua storia…
come sei riuscito a trovare questo lavoro e i lavori che hai svolto
il tuo tempo libero…
conosci immigrati che lavorano?se sì, cosa dicono del loro lavoro
cosa pensi dell’immigrazione
hai la famiglia qua con te? se no, il tuo datore di lavoro ti concede permessi per andare a trovarla
credi che si fidi di te il tuo datore di lavoro?Perchè si. Perché no
sei mai stato vittima di discriminazione da parte del tuo datore di lavoro e/o da parte dei tuoi colleghi
sapevi che gli immigrati sono destinati ai compiti più duri nonché agli orari maggiormente disagevoli? Cosa ne pensi?
sapevi che gli immigrati si infortunano più degli italiani?cosa ne pensi?


Domande al datore di lavoro


nome, età
quanti immigrati nella tua azienda
hai accettato con diffidenza la richiesta di lavoro da parte di un immigrato?se sì, perché?credi che il lavoro di un immigrato sia meno produttivo
che contratto hai stipulato con loro
tendi ad attribuire all’immigrato mansioni più pesanti e più rischiose
affideresti ad un immigrato con le competenze per farlo(laurea per esempio)un incarico di grande responsabilità, d’immagine e/o da manager per esempio, nella tua azienda
avresti problemi ad avere come socio/soci immigrati?se sì perchè
cosa pensi dell’immigrazione
nel 2003 gli infortuni sul lavoro hanno riguardato 44 italiani e 57 stranieri su mille.
sapevi che gli immigrati si infortunano di più sul lavoro? perché secondo te gli immigrati si infortunano di più sul lavoro?sono, per così dire, più sbadati oppure devono sopportare carichi di lavoro maggiori rispetto ad un italiano?

Le domande elencate non sono state messe nell’ordine in cui verranno fatte

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao miki!
Ho letto con attenzione la scaletta del tuo gruppo e le domande che avete preparato per le interviste mi sembrano proprio mirate e interessanti; ma non avete pensato ad un vostro commento generale e d'impatto per concludere il vostro lavoro? O si conclude direttamente dopo i servizi?

Anonimo ha detto...

ciao rake,
vedo solo ora il tuo commento alla scaletta, sorri. bè, intanto grazie.
quello che mi chiedi mi coglie impreparato: per la chiusura del servizio non abbiamo pensato ancora a niente. l'idea di inserire un nostro commento finale potrebbe essere interessante. magari potrebbe essere di stile provocatorio, boh.
vediamo.



grazie

Anonimo ha detto...

Ok miky, vedete voi... Se farete una conclusione provocatoria rimarrete in tema a tutto il nostro progetto, e potrebbe venire fuori una cosa davvero interessante.