sabato 23 dicembre 2006
martedì 19 dicembre 2006
Rapporto immigrati e lavoro.
Lavoro e immigrati
Scaletta
Introduzione al tema lavoro e immigrati fonte IRES, Caritas e Migrantes
breve cenno sull’azienda(dove si trova, di cosa si occupa) in cui lavora l’immigrato intervistato
intervista all’immigrato
intervista al suo datore di lavoro
musica di sottofondo
domande all’immigrato
nome, età
il tuo lavoro
che tipo di contratto
hai svolto altri lavori prima di questo?se sì, che tipo di contratto?
la tua storia…
come sei riuscito a trovare questo lavoro e i lavori che hai svolto
il tuo tempo libero…
conosci immigrati che lavorano?se sì, cosa dicono del loro lavoro
cosa pensi dell’immigrazione
hai la famiglia qua con te? se no, il tuo datore di lavoro ti concede permessi per andare a trovarla
credi che si fidi di te il tuo datore di lavoro?Perchè si. Perché no
sei mai stato vittima di discriminazione da parte del tuo datore di lavoro e/o da parte dei tuoi colleghi
sapevi che gli immigrati sono destinati ai compiti più duri nonché agli orari maggiormente disagevoli? Cosa ne pensi?
sapevi che gli immigrati si infortunano più degli italiani?cosa ne pensi?
Domande al datore di lavoro
nome, età
quanti immigrati nella tua azienda
hai accettato con diffidenza la richiesta di lavoro da parte di un immigrato?se sì, perché?credi che il lavoro di un immigrato sia meno produttivo
che contratto hai stipulato con loro
tendi ad attribuire all’immigrato mansioni più pesanti e più rischiose
affideresti ad un immigrato con le competenze per farlo(laurea per esempio)un incarico di grande responsabilità, d’immagine e/o da manager per esempio, nella tua azienda
avresti problemi ad avere come socio/soci immigrati?se sì perchè
cosa pensi dell’immigrazione
nel 2003 gli infortuni sul lavoro hanno riguardato 44 italiani e 57 stranieri su mille.
sapevi che gli immigrati si infortunano di più sul lavoro? perché secondo te gli immigrati si infortunano di più sul lavoro?sono, per così dire, più sbadati oppure devono sopportare carichi di lavoro maggiori rispetto ad un italiano?
Le domande elencate non sono state messe nell’ordine in cui verranno fatte
Donne e Lavoro
Scaletta “ Le donne nel mondo del lavoro”
- Titolo originale inerente alla nostra trasmissione
- Breve introduzione all’argomento da trattare, con elenco veloce delle tipologie di lavori svolti dalle donne, da far ascoltare
durante la presentazione nel momento più opportuno.
- SCHEDA 1 Lavoro part-time
Rapporto lavoro famiglia
Tipo di contratto
Orario di lavoro
Stipendio
- SCHEDA 2 Dati di:
Donne in carriera
Discriminazione uomini/donne
Disoccupazione
- Una o più interviste (da decidere) a donne che lavorano part-time, con domande approfondite
San Precario
- lettura della preghiera di San Precario (voce celestiale con sottofondo musicale altrettanto celestiale);
- informazioni sulla vita del santo (voce e base mistica);
- il precariato: dati eclatanti, le sue cause… ;
- 1° intervista: “san precario e il suo movimento”, “siamo un metabrand: serpica naro” (telefonica);
- 2°intervista: “storie di vita precarie”;
- sondaggio per strada (opinione pubblica);
- annunci di lavori ironici:
Citiamo una frase di Kennedy: "Non chiedere cosa il "Mondo del lavoro" può fare per te. Chiediti: «Cosa posso fare io per il mondo del lavoro?»"
- Insegna vivente. Pro: non si hanno responsabilità. Contro: lavoro sconsigliato a chi non ha pazienza e resistenza fisica; avvantaggiato invece chi ha frequentato corsi di mimo
- Consulente per arrivare primo su Google. Amate compiacere il prossimo e assecondarlo in ogni richiesta? Ecco il lavoro ideale per voi. Pro: per chi ama arrivare sempre primo. Anche al bagno. Contro: se detestate raggiungere tutto al primo colpo;
- A Palermo mi sembra che il comune abbia ingaggiato delle persone per contare le vie e i relativi cassonetti e altri operai che controllino che i primi stiano svolgendo il loro lavoro.
- Stimolatore di capezzoli....ho letto su una rivista che JLo durante le riprese del video "Jenny from the block" aveva richiesto una persona che le stimolasse i capezzoli per apparire più sexy nel video.
- Collaudatori di materassi!
- personaggio caricatura del tipico precario.
venerdì 15 dicembre 2006
Scaletta per il paradiso:Lavoro Fisso
Il dilemma ora è come procedere nel postarle . Un post per ogni servizio? Un post collettivo? Boh! per ora qui sotto mettiamo altro materiale del gruppo "lavoro fisso". Per le altre, un po' di pazienza, sperando che i quattro cavalieri dell'apocalisse (loro sanno a chi mi riferisco), si dedichino con assiduità maggiore alla cura di questo spazio.
"Idee su come impostare il servizio radiofonico gruppo Carenza – lavoro fisso statale"
Durante l’assegnazione dei servizi il nostro, ossia lavoro fisso statale, ci sembrava il più semplice, anche se quello sulle donne ci intrigava molto (essendo noi 5 ragazze). All’inizio siamo partite in quarta…abbiamo subito buttato giù la scaletta, abbiamo trovato la persona adatta a fare l’intervista (il prof delle superiori di Marghe), abbiamo buttato giù le domande per il nostro piccolo sondaggio/ inchiesta…peccato che poi ci siamo arenate.
Il vero problema è quello di non rendere il servizio troppo palloso, statico. Tutte vogliamo qualcosa di divertente e frizzante, che non contenga paroloni e che possa essere a prova di giovane…ma come facciamo????
A Marty scatta l’idea…facciamo intervista doppia come alle iene, con due professori…l’idea a tutte noi piace, ci entusiasma molto peccato che ci viene boccia dal prof perché così siamo OffTopic, se proprio la vogliamo fare bisogna prendere un impiegato della pubblica amministrazione. Parlando con il prof lui ci da lo spunto su molte cose…per esempio ci dice di lavorare sulla polemica dei fannulloni.
Intervista ad un Professore delle superiori
1)Carta d’identità:
- nome;
- età;
- titolo di studio;
- tipo di contratto;
- da quanto tempo lavora in questo campo.
Costruire un "Flag" per microfono
Quello che vedete nelle immagini è stato realizzato.
Che sia un modo per inserirsi nella polemica sul logo avviata da R.N. ieri?
Cogliamo l'occasione per avvertire che stiamo mettendo a punto il nostro spazio-magazzino. Sarà bellissimo. Preparatevi ad ascoltare di tutto.
Domanda retorica: cos'è un podcast?
Salve a tutti,
sono F.C. di Work In Progress. In primo luogo volevo fare presente qualche titolo di libri ben fatti sull’argomento “Podcasting” che io ho comprato alla Feltrinelli qui a Pisa. Tutti i libri e le guide sull’argomento, alla fine dicono le solite cose (attrezzature necessarie, links a podcast, autorizzazioni siae, software da utilizzare) però è comunque possibile trovare informazioni interessanti e consigli differenti ma allo stesso tempo utili e stimolanti.
I libri sono: Come si fa un podcast, di Alessandro Venturi – Podcasting che funziona, di Marco Traferri - Il tuo podcast, di Stefania Boiano e Giuliano Gaia.
Per chi non avesse voglia di “acculturarsi” leggendo questi libri, vi posso dare comunque qualche dritta.
Premettendo che pur essendo appassionato di musica, computer e audio, ho cominciato ad avvicinarmi al “tabù” podcast, da quando il nostro Prof. ci ha presentato il progetto che avremmo dovuto realizzare entro la fine del corso a febbraio: una trasmissione radio podcast dove trattare in modo originale e le problematiche e i vari aspetti del mondo lavorativo.
A questo punto… Cosa è un podcast? Un Podcast non è altro che una registrazione audio (in genere un mp3), realizzabile da qualunque persona con mezzi minimi (un microfono e un pc) e reperibile sul web! E voi direte:
“E dov’è la novità? Ho appena scaricato da emule 30 hits del momento da sentire nel mio lettore mp3!”
Ok. La differenza è molto semplice. Se io registro a casa mia con qualche amico una pseudo-trasmissione radio, con un pò di musica, qualche gag, un intervista, una sigla e poi la metto in rete, chi mi assicura che qualcuno possa scaricarla e ascoltarla?
Attraverso software chiamati “aggregatori” e grazie a motori di ricerca dedicati esclusivamente al podcasting, possiamo fare in modo di acquisire visibilita’ sul web, con ottime probabilità che qualcuno possa ascoltare la nostra trasmissione.
I software “aggregatori” una volta scaricata la trasmissione XXX, avvisano l’utente nel caso sia disponibile una nuova puntata di XXX, in questo modo si crea cosi’ una rete di ascoltatori che attendono nuove puntate online. L’ascoltatore una volta scaricato il podcast puo’ ascoltarlo sul proprio pc, caricarlo sul proprio lettore mp3 o masterizzarlo su un cd e ascoltarlo in auto.
Musica e materiale audio in rete: Utente - Emule - Mp3
Podcast: Utente - Podcast - Aggregatori e motori di ricerca à Ascoltatori
Il podcast è nato per tutti quelli che vogliono provare a fare radio o vogliono farsi sentire ma non hanno 100.000 € da spendere per acquistare frequenze e attrezzature. Non si può dire che una trasmissione podcast sia uguale ad una trasmissione radiofonica; non e’ esattamente come accendere la radio, sintonizzarsi su una frequenza e ascoltare, però nel suo piccolo è simile. E’ solamente necessario accendere il Pc, cercare trasmissioni interessanti sui motori di ricerca o avviare il software e lasciare scaricare i nuovi podcast disponibili. Non sarà come la radio ma almeno allarga i nostri orizzonti al di là delle 2-3 radio che ascoltiamo da anni quando montiamo in macchina e cerchiamo un parcheggio in città. E soprattutto un podcast lo si ascolta dove e quando ci pare.
Francesco Ciampi
martedì 12 dicembre 2006
Direttamente da...
Sono Rachele, una vostra compagna di corso e capogruppo. Vi scrivo perché mi chiedevo cosa ne pensate del simbolo che è stato scelto per il nostro blog. Che impressione vi ha fatto? Vi piace? Vi sembra inerente al lavoro che stiamo facendo?
Ve lo chiedo perché quando ne abbiamo parlato a lezione l’argomento ha suscitato un po’ di scalpore… Vi dico subito che a me non è piaciuto: appena lo guardiamo è lampante il riferimento alla falce e al martello, simboli storici del comunismo e non vorrei che il nostro blog risultasse a chi lo leggerà, qualcosa che in realtà non è. Con questo non voglio assolutamente far riferimento al mio orientamento politico, che in questa situazione è proprio fuori luogo, ma volevo solo farvi riflettere sul fatto che questo simbolo potrebbe portare fuori strada i nostri futuri lettori, che vedendo un martello e un microfono incrociati potrebbero pensare ad un sito comunista. In realtà questi due elementi vogliono essere solo una provocazione, in quanto dissacrano lo storico simbolo, e allo stesso modo anche il nostro blog vuole provocare e per capirlo basta leggere le prime righe. Ma chi si ritroverà a primo impatto di fronte alla prima pagina, magari senza molta voglia di leggere, capirà che siamo dei provocatori o digiterà un nuovo indirizzo per visitare qualche altro blog?
Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni.
Rachele Nelli
domenica 10 dicembre 2006
Lavorare con lentezza
Allora ecco il sito: www.radioalice.org, dal quale abbiamo preso anche il manifesto pubblicato sopra e dove, ripeto, trovate registrazioni e trascrizioni dell'ultima diretta.
sabato 9 dicembre 2006
Per fare un podcast ci vuole un fiore
- Ascolto di radio parlate. Qualcuno le definisce radio "Colte", il punto è che sono radio dove la parola prevale sulla musica. Negli Stati Uniti le talk radio hanno il 18% di share ( il dato è citato a memoria e potrebbe essere leggermente diverso). Sono profondamente convinto delle possibilità di questo formato anche da noi ed il successo di radio 24 lo conferma. Oggi ha quasi due milioni di ascoltatori ottenuti affrancandosi dalla pallosissima formula iniziale per dare spazio alle emozioni, agli approfondimenti culturali e anche a un po' di musica ( "I Magnifici":biografie di musicisti, praticamente un plagio di "Storyville" di radiotre). L' emblema del cambiamento di radio24 sè racchiusa nel nuovo slogan: "LA PASSIONE SI SENTE". Avete mai provato a convincere dei post adolescenti ad ascoltare programmi come "Il terzo anello", " Prima pagina", " Job24", " Viva voce"? Basta ordinarglielo, o farle ascoltare in classe. In classe abbiamo ascoltato anche radio documentari tratti dal sito www.radioparole.it. Il tutto per dare alla W.C. qualche nozione di linguaggio radiofonico, in un corso troppo breve per non essere caotico.
- Esercitazioni. Registrate un paesaggio sonoro della città che lavora. Realizzate un' intervista da un minuto sul lavoro di ieri e quello di oggi. raccogliete la storia di un lavoratore rappresentativa della categoria alla quale appartiene, poi integrate l' intervista con dati generali. Abbiamo lavorato anche su sintesi e sintassi dei servizi del G.R. scomponendo articoli e riscrivendoli per realizzare schede da un minuto. Troverete nei prossimi post degli esempi di queste esercitazioni. Le difficoltà maggiori sono state nel condurre le interviste e nel mettere in relazione le storie personali con i dati relativi alla categoria di lavoratori. Parleremo di questo commentando le singole prove dei gruppi.
- Gerarchie interne: si gioca alla redazione. Aldo Acerbi è il direttore. Poi ci sono i gruppi che si occupano dei servizi. I capigruppo , in gran parte tirocinanti, riferiscono al direttore, con il quale svolgono un lavoro supplementare di almeno due ore alla settimana, escludendo i " compiti a casa" delle esercitazioni. poi c'è il gruppo podcast, che si occupa di queste pagine insieme al professore, ed il tecnico del suono: il buon C. Questo allievo possiede l' ottanta percento delle attrezzature che stiamo utilizzando, nonché un' autentica passione per la radio. Non è un tirocinante ma stiamo cercando di fargli riconoscere in termini di crediti il suo impegno, anche se la cosa conta poco. Di solito la prima domanda dello studente è " prof. quanti crediti ci date per questo laboratorio?" Il Prof in questione risponde sempre che il problema non è il numero il numero di crediti ma le competenze che uno acquisisce. Lo studente tende a non capire che sarà presto un disoccupato che va avanti a tirocinii da trecento euro al mese. La cosa interessente di questo progetto è che tutto si ricollega: la radio, i crediti, il lavoro sia come oggetto della trasmissione che come obbiettivo per i futuri COGNITARI ( brutta parola appresa da Sandra Burchi che definisce i precari del lavoro intellettuale). C'è un gruppo di studenti di uno sfigato corso di comunicazione che imparano metodologie di LAVORO, realizzando una trasmissione sul LAVORO che li porterà a confrontarsi con i problemi che, presto o tardi dovranno affontare: problemi di LAVORO. Questa più o meno e la Working Class. Nel prossimi post preenteremo i gruppi ed i singoli servizi partendo dall'inizio ( da dove altro?): la scaletta.
mercoledì 6 dicembre 2006
I due volti della Radio
C’è il video ma misteriosamente è sempre radio. Possibilità, transizioni, e noi in mezzo. Non mancano nubi all'orizzonte. I publicitari si stanno accorgendo delle potenzialità del podcast come strumento di marketing e presto circolerà paccottiglia sponsorizzata che intaserà i vostri apparecchi. Il problema si intreccia con quello della privacy. Se la radio si sta personalizzando, la pubblicità fa lo stesso. Le informazioni personali che si possono ricavare dalle navigazioni in rete sono tante e vengono vendute a caro prezzo da compagnie specializzate nella loro raccolta. Il nuovo marketing si rivolge direttamente al consumatore ricostruendone l’identità, anche da quello che scarica nell’I-Pod. D’altra parte gli investimenti pubblicitari nel podcasting potrebbero dare soldi e visibilità a chi non ha accesso ai media tradizionali ma confeziona buoni programmi. Ancora una volta la radio può essere libertà o regime. Attendiamo commenti.