sabato 3 marzo 2007

Scioperi e scioperati

Abbiamo visto cosa succede a dire un po' di cose vere in questo paese. Il professor Ichino lo avrebbero ucciso le B.R. perchè è un riformista e vorrebbe che lavorare per la Pubblica Amministrazione fosse un onore e non un privilegio. In Italia si uccide qualunque cosa non sia inquadrata in uno schema preesistente. Un uomo di sinistra che parla di " fannulloni" che infettano scuole, comuni, province e regioni? Figuriamoci.
In realtà è così ovvio. Articolo 1 della costituzione: " L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro" e allora lavoro sia. Chi difende i lavoratori dovrebbe difendere anche la meritocrazia, la qualità del lavoro, e invece. Invece partono cori di distinguo. E' ovvio che non tutti quelli del pubblico impiego sono fannulloni, non c'è bisogno di ribadirlo. Bisognerebbe parlare a voce alta di un paio di cosette tralasciate nel dibattito pubblico. La prima è che abbiamo una delle Pubbliche Amministrazione più numerose del mondo occidentale, in rapporto al numero di abitanti. Forse per assumere 350.000 precari bisognava aspettare che andassero in pensione 350.000 persone: se non vogliamo avere meno lavoratori nel settore pubblico cerchiamo almeno di non aumentarli. L'altra cosa da dire è frutto di un ragionamento un po' meno scontato. Partiamo proprio dai precari nel settore pubblico. Si è detto che queste persone ricoprono ruoli chiave da molti anni senza avere garanzie sul loro futuro. Giusto, ma chiediamoci perche! Forse, in quanto precari, non godevano dello stessa intoccabilità di quelli assunti a tempo indeterminato. Proviamo ad entrare nella testa di un "fannullone".
Ti hanno assunto 15 anni fa, con una raccomandazione, una spintarella. Volevi fare grandi cose dimostrando che il posto te lo meritavi. Rimanevi in ufficio fino a tardi, facevi proposte interessanti ai tuoi superiori , volevi lavorare. Anno dopo anno hai visto le tue capacità svilite e le tue ambizioni ridimensionate. Ogni tua proposta si è incagliata in un cassetto, persone con unaraccomandazione migliore della tua ti sono passate avanti ed hanno fatto carriera. C'è stata l'informatizzazione e i tuoi capi a stento hanno imparato ad usare la posta elettronica eppure sono sempre lì. Allora hai pensato, ma che cazzo me ne frega a me, il posto ce l'ho! Hai cominciato a lavorare staccando il cervello, anzi hai smesso proprio di accenderlo. Timbri il cartellino, prendi le tue pratiche, metti due firme, poi un'ora al bar. Al ritorno un'altro paio di firme e un bel giro sui siti porno fino alla pausa pranzo. Se abiti in una piccola città torni a mangiare a casa e già che ci sei ti fai anche una dormitina. Rientri con il sorriso sulle labbra perchè la giornata è già finita: un bel caffè con i colleghi, una mezz'ora a guardare i culi delle stagiste e si è fatta l'ora di andare. Sei sposato, hai una figlia, non sei felice ma neanche triste. Tra te e tua moglie ve la cavate bene e riuscite a fare ancora due settimane di ferie come negli anni 90.
Se escludiamo i veri e propri delinquenti e fusi di testa che tagliano lingue ai bambini, i fannulloni sono persone normali, sono i vostri vicini di casa, i vostri genitori, sono io, o sarei potuto essere io se fossi nato dieci anni prima. In questo paese il peccato originale è pensare alla cosa pubblica come ad un corpo estraneo. Questo si può spiegare storicamente con l'inefficienza dello stato, e forse si può anche giustificare: ma non possiamo più permettercelo. Che fine ha fatto nel frattempo il lavoro del nostro fannullone? E' stato passato ad un precario, naturalmente. Questi ragazzetti di oggi: cosa non farebbero per ottocento euro al mese meno la ritenuta d'acconto! Il Fannullone ha smesso di lavorare perchè nessuno lo può cacciare, ha un posto blindato. Il Precario si fa un mazzo così, perchè vuole che gli rinnovino il contratto, anno dopo anno, passando dal Sub-precariato ( collaborazioni a prestazione, stage, tirocini etc.)al precariato vero e proprio ( contratto C0.Co.Pro) ed un domani chissà, se il segretario dell'onorevole ci mette una buona parola, magari anche lui potrà avere la sedia ergonomica e le ferie pagate.
Facciamo il gioco di prima, solo che ora faccio il precario che lavora tanto e che è stato assunto dopo anni.
Cazzo quanta merda ho mangiato, quanti culi ho leccato, quanti stupidi sì, quante pratiche altrui, quanti soprusi... ora basta! Ora mi sposo e metto pure su pancia porca troia. Però voglio fare grandi cose, voglio realizzare quel progetto di comunicazione pubblica che ho proposto due anni fa, chissà dov'è finito, in questo computer non ci si capisce niente...facciamo così, ora vado a fare la spesa che ho il frigo vuoto e quasi quasi torno a a mangiare a casa...tanto ormai il posto ce l'ho e chi me lo leva?
L'occasione fa l'uomo ladro, ed il sistema crea il fannullone. Se tanto mi da tanto dovremo pagare altri precari che svolgano quella fastidiosa incombenza tra la colazione e l'aperitivo chiamata LAVORO.
( to be continued)




Tirocinio e Vaticinio

Comunicazione di servizio. I tirocinanti che hanno seguito il corso, svolto il lavoro e superato l'esame devono farselo certificare dal Dott. Acerbi. Come? Si scarica il modulo per il tirocinio dal sito dell'università , si contatta il suddetto Acerbi che certificherà la frequenza. Il modulo poi sarà consegnato dagli studenti al Prof. Stefano Villani. I lavori di tirocinio verranno pubblicati in audio su questo sito con una breve presentazione degli autori, sempre che questi siano interessati a farlo.
Contestualmente si invatoni gli studenti interessati alla realizzazione di una radio di ateneo ad aderire spedendo una mail a aworkingclass@gmail.com. Nota bene: qui non si afferma che l'ateneo metterà in piedi una radio ma solo che Working Class ha un progetto da proporre. La partecipazione è su base volontaria quindi preghiamo ai perditempo di astenersi ( nessun credito in omaggio).
Come cambierà il blog.
Da oggi entrerà in vigore un servizio di moderazione. Questo significa che commenti offensivi o superflui potranno essere rimossi.
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